Lieto che vi piaccia
, e ben detto admin:
Beginnings è presente nella sola edizione
Japan di
The Time Machine, disponibile per import (almeno a suo tempo) e quindi a prezzo molto alto, dunque in questo caso eccezionale approvo di scaricarla. Thorgerson ha avuto l'accortezza di rendere questa edizione ulteriormente esclusiva per alcune variazioni all'artwork. Va detto che d'altra parte nemmeno l'edizione Japan è completa, perchè non contiene il
dr. Evil edit della title track usato per il video ufficiale. Io posseggo entrambe le edizioni dell'album e, fra le due, ascolto sempre la Japan.
Beginnings è infatti una bellissima strumentale e anche molto tematica sia in sè che nel contesto dell'album, poichè tocca il tema impegnato della
nascita dell'Universo , con tanto di
narrazione pronunciata dallo stesso Alan. La narrazione fa riferimenti a spazio e tempo tracciando un collegamento con
Temporalia. Sulla mia pagina di YouTube (v. link nella mia firma) nella lista APP4 (a periodi, anche nei preferiti sulla homepage) trovate un ottimo
fan-made video di Beginnings realizzato usando immagini dello spazio, in particolare del
telescopio spaziale Hubble .
La traccia si trova alla fine solo perchè è un extra dell'edizione Japan, ma questo non è necessariamente il luogo in cui comparirebbe se non fosse un extra di un'edizione straniera. Io la ascolto sempre come prima, visti tema e titolo mi sembra ovvio. L'approccio all'album cambia parecchio: la tradizionale apertura strumentale dell'album diventa molto più epica, e con una narrazione come in Tales, VC e Gaudì. Inoltre, con Beginnings TTM acquisisce ben
6 tracce strumentali , il che è curioso, specie per un album su cui Alan fu molto assente come autore
. Così la traccia aiuta a rivalutare l'album generalmente considerato il peggiore (anche se AVP mi sembra ancora peggio). Il fatto è che Beginnings
nacque da una strumentale abbandonata in TAO (Try Anything Once), e fu in seguito riadattata per la tematica di TTM. Anche se gli autori indicati sono Parsons/Elliott, in pratica dato il lungo assolo di Ian è un genuino Parsons/Elliott/Bairnson alla Cloudbreak.
Infatti potrei dividere la strumentale in tre parti: un
inizio di synth in stile "orologio meccanico che si mette in moto" per rendere l'idea dell'inizio del Tempo presumibilmente composto da Elliott, la
narrazione di Alan, e il
lungo assolo di Ian (ben detto albertino88) che occupa gran parte del brano in stile Dreamscape ma con batteria. Le 3 parti si snodano più o meno sullo stesso
giro armonico, che credo sia composto da Alan in quanto in pieno nel suo stile.
L'inizio orologiesco con tastiere ipnotiche è simile al finale di
Let Yourself Go di Freudiana, il che fa pensare che anche l'introduzione del brano fosse dell'epoca di TAO (album seguente a Freudiana).
Edited by HyperGamma - 18/12/2007, 22:02