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La pulizia pre-ascolto dei Vinili, i vostri metodi segreti

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Alessandro Dreamer
icon9  view post Posted on 13/11/2007, 04:27




E' da un po' che volevo aprire questo topic, sperando che non si riduca a un dialogo tra me e Alexanders63 :D

Oramai, parlo per me, ho raggiunto una quantità di vinili (di qualità) considerevole, e ammetto di non aver mai curato troppo la pulizia immediatamente precedente l'ascolto su giradischi.

Ogni volta che ho chiesto mi è capitato di ascoltare diecimila concezioni diverse, alcune in contraddizione tra loro.

Perciò vi chiedo: qual'è il vostro metodo, e quanto siete sicuri che sia quello giusto ?

Panni umidi (e se si di cosa) o asciutti, panni fatti di carta o di altro materiale, antistatici o meno, e dove reperire facilmente il tutto ???
Apriamo gli scrigni dell'antica conoscenza ! :B):
 
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view post Posted on 13/11/2007, 06:36
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Guinness World Recordman

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Guarda, sono nelle tue stesse condizioni: anch'io, quando ho interrogato 100 persone, mi sono arrivati agli orecchi 100 diversi metodi, ed ognuno strasicurissimo che il proprio fosse il migliore di tutti gli altri. Beh, che dire... Naturalmente, il vinile richiede una cura molto più particolareggiata rispetto al cd, ma non esagererei neppure. Io stesso, quando ho voglia di sentire un disco, lo prendo e lo fischio sul piatto, senza tante storie. Sembra incredibile, ma il più delle volte, più ci stai attento, e più combini guai. Ora, certo non per questo si deve prendere il vinile in mano e pienarlo di ditate, o sbatacchiarci senza alcun riguardo la puntina sopra, ma direi che sono anche superflui (se non proprio inutili) tanti super-mega accorgimenti che gli "esperti" (o presunti tali) consiglierebbero. Penso proprio che se dico come tolgo la polvere io, mi radiate dall'albo degli ascoltatori di vinile. Eppure è proprio così: la polvere, io la tolgo passando il polpastrello del dito sopra l'incisione! Per inciso (scusate il gioco di parole!), non lo passo dove c'è l'impronta digitale -altrimenti ci lascerei inesorabilmente la classica ditata-, ma di "taglio", con la parte laterale del dito. Viene via la polvere che è un piacere. Molte volte, strisciandoci sopra un pulisci dischi, la polvere non viene via ma si sospinge proprio dentro ai solchi. Questo per la mia esperienza. Va da sè, che se trovo un disco in condizioni pietose, lo metto sotto la cannella dell'acqua corrente. Una buona dose di acqua abbondante e dopo rapida asciugatura con un fazzoletto. Di norma, al primo ascolto si sente frusciare parecchio, ma quando l'acqua si asciuga perfettamente fra i solchi, i disturbi spariscono quasi totalmente (ammesso ovviamente che non presenti graffi in profondità: quelli, ahimè, se ci sono ci restano!). ;)
 
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Redman100
view post Posted on 14/11/2007, 23:37




Hmmm... questa del dito "di taglio" non l'avevo mai sentita :unsure:

Ma se lo dice Ale beh, c'è da crederci :B):

Io uso un panno, ma ci passo sopra in modo molto leggero e quando il disco era davvero conciatissimo anch'io lo mettevo sotto l'acqua.

A proposito, passando con il panno noto che si forma dell'elettricità statica (sarà capitato a tutti):
caro Ale, tu che se un esperto, sai se è in grado di rovinare l'ascolto? :angry:
Temo proprio di sì ma non ne sono sicurissimo.

Grazie!
Corrado
 
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view post Posted on 15/11/2007, 01:38
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Guinness World Recordman

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No, che io sappia, l'elettrostaticità non dovrebbe influire più di tanto sull'ascolto. Influisce molto antipaticamente su di un'altra cosa invece: avete presente la bustina bianca, quella che c'è all'interno della copertina del disco? Se rimettete un vinile carico di elettrostaticità dentro a questa, quando tornate a ritirarlo fuori sono madonne a randola! :woot:
In pratica, il vinile vi risulterà come incollato alla busta bianca, e non c'è verso alcuno di tirarlo fuori. In questo malaugurato caso, io consiglio (a mali estremi, estremi rimedi!) di posizionare la busta davanti ad un bel ventilatore. L'aria, entrando, discosta la busta dal vinile, e, con un po' di acrobazie, potete riuscire a tirare fuori il disco senza farlo strusciare troppo vigirosamente all'interno della busta. Non si graffia; comunque, se non fate così, rischiate che sul vinile appaiano dei freghi superficiali: niente paura all'ascolto, ma visibilmente, il vostro vinile non sarà più bello lindo come magari era prima. ;)
 
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Alessandro Dreamer
view post Posted on 15/11/2007, 02:03




Ale, pensa che io il dito "di taglio" lo uso da sempre con i CD !!! :D
Felice di sapere che sia una tecnica usabile anche con i vinili :P
 
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PinoNeMo
icon1  view post Posted on 16/11/2007, 14:35




Ancora posseggo circa 100 LP e vi assicuro che all'epoca ('70/'80) si pulivano o non si pulivano. Tutti noi ragazzi del '70 a casa avevamo 2 o 3 kit di pulizia diversi ma ancora oggi quando ascolto il vinile godo a sentire ogni tanto qualche scoppiettio di scariche elettriche o di qualche "solcaccio" provocato da qualche amico (si fa per dire) su un LP (aimé) prestatogli per qualche festa (si usava fare piaceri del genere agli amici). Di solito questi dischi mi ritornavano pieni di ditate di grassi vari e li cominciava il calvario di pulizia estrema. Una volta apparì un articolo, mi sembra sulla epocale rivista CIAO 2001...ripeto mi sembra questa famosa rivista, che se un LP era vecchio e pieno di calcinacci andava immerso in una bacinella d'acqua (2 cm) con una minigoccia di detersivo per piatti da cucina ovviamente ma prima dell'immersione bisognava creare una lieve schiuma e poi infine il disco andava pulito con un batuffolo di ovatta passato sulla sua superficie delicatamente. Il disco doveva restare in acqua al massimo 1 minuto, e se non era troppo sporco, anche senza sapone. Questo per evitare un eventuale scollamento dell'etichetta del disco che era di carta. Poi veniva asciugato prima con un panno asciutto per assorbire il grosso dell'umidità e poi successivamente asciugato in maniera integrale con il phon a distanza di 40 o 50 cm con aria tiepida.
Altra cosa importante! ci imparammo bene a togliere il disco dalla custodia: il medio della mano va al "buco" del disco ed il pollice della stessa mano viene appoggiato sul bordo del disco, con l'altra mano va tenuto morbido l'involucro o copertina interna ed alla fine così si evitano le "ditate"...
Insomma queste dovrebbero essere le manovre.
Oggi quando ormai raramente ascolto un LP...non ci sono santi...dalla custodia esce sempre con un po' di polvere addosso. Prendo un panno scottex, od altra marca, molto morbido, lo inumidisco con acqua e lo passo leggermente sul primo lato che ascolto e poi prima di sentire l'altro lato ripeto la manovra. Pulire anche il piatto ovviamente.
Io posseggo il Thorens TD 166 e due ampli: Luxman L30 (70+70 con canale DX da riparare) ed un SONY....non ricordo la sigla ma sufficiente per sentire qualcosa di buono, infine 2 casse Wharfedale Mach5 (110+110).
Infine i kit che usavamo erano bottigliette di liquidi o panni particolari ma sinceramente, ripeto, oggi io preferisco un morbito lembo di carta morbida umido.
La prova l'avrete quando dopo circa 10 minuti di microsolco non vedrete accumularsi sotto la puntina del giradischi il "batuffoletto" di polvere. In questo caso avremo raggiunto una buona pulizia….almeno credo.
Scusate il poema...ma quanto parlo!
Pino.
 
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view post Posted on 16/11/2007, 17:56
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Guinness World Recordman

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Ottimo resoconto Pino! ;)
 
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Alessandro Dreamer
view post Posted on 18/11/2007, 02:13




Grazie delle dritte Pino ;)

PS: anch'io ho casse Wharfedale, di tipo 7 Diamond ^_^
 
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The Gold Bug
view post Posted on 20/11/2007, 19:28




Per quello che fatto io tempo.....il Vetril fa miracoli.Ho intinto un pennello setola morbida in una scodellina di Vetril. Si passa pian piano nel senso dei solchi. Dopo si asciuga con una salvietta di carta dalla cellulosa MOLTO morbida premendo bene. Oppure aria compressa a breve distanza,(20 cm).
Il vantaggio del Vetril è che la parte "solvente" evapora e sgrassa subito. L'acqua che resta con i residui si toglie dopo.
Il digitale ha tolto tutte queste diavolerie artigianali dal vademecum dell'audiofilo.
 
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HyperGamma
view post Posted on 15/12/2007, 02:28




Scrollo i messaggi e mi colpisce questo qua che dè un MANUALE DI ZEN sulla cura dei vinili.. chi sarà?? Pinooo! Ehilà! Beh il tuo msg è fantastico quindi voglio solo aggiungere l'aneddoto della spazzola.
Anch'io ascoltavo vinili già nei 70 (io ero bimbo), quando ancora si chiamavano "dischi".
Avevamo una sorta di spazzola fatta apposta per i vinili, con tanti peli morbidi e sottili, ampia circa 10cm, dotata pure di un meccanismo di plastica che, finita di usare la spazzola, permetteva di rimuovere la polvere dalla stessa. Si metteva il disco sul piatto, si metteva in moto il giradischi e si teneva la spazzola ferma in modo che il disco girasse sotto la spazzola, in questo modo i peli spazzolavano seguendo la direzione dei solchi (oh si poteva fare anche tenendo il disco nella mano sinistra e spazzolando circolarmente con la destra, ma col giradischi era più comodo specie per le mie manine da bimbo, e soprattutto era più figo): in teoria non bisognava mai spazzolare in direzione a 90 gradi rispetto ai solchi (cioè interno-esterno) perchè si graffiava il disco. E in teoria la spazzola doveva essere antistatica, cioè tirare su la polvere. Col cavolo. Quando fermavi il disco avevi semplicemente accumulato la polvere dove si trovava la spazzola.. come con la scopa, se non usi la pattumiera, non tiri su lo sporco ma lo sposti soltanto. Allora alla fine ci davo una bella spazzolata a 90 gradi..
 
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PinoNeMo
icon1  view post Posted on 17/12/2007, 21:11




...ciao Hyper...perfetta ricostruzione di un'altra metodica.
Spesso c'era l'esigenza di registrare l'LP sulle MC per riascoltare il disco in macchina. Volentieri mi concentravo in cuffia per ascoltare il buon andamento dell'operazione e magari dopo 5 minuti sentivo un certo "fruscio" con conseguente preoccupazione che era quella di aver scoperto un'anomalia grave del disco o quella di aver perso tempo in quanto mi si era accumulato il solito batuffoletto di polvere intorno alla famigerata, ma tanto amata, puntina.
Però, nella seconda ipotesi e grazie al vecchio sistema di registrazione, al limite ricominciavi a registrare dall'inizio del brano mal registrato dopo aver rimosso il batuffolo ed aver ripulito il disco.
Poi abbiamo dimenticato che nei kit c'erano...anzi credo ci siano ancora dei veri e propri "spazzolini" da denti che servono a spazzolare il sotto testina. Ancora ne posseggo uno dell'epoca che tengo dentro il mio Thorens appoggiato da una parte. Altra cosa bella degli LP era il fatto di regolare i canali stereo attraverso i parametri meccanici del piatto, l'esatto peso della testina, l'esatta inclinazione della puntina...nonché la regolazione di qualche errata diagonale di montaggio della stessa che ne compromotteva il bilanciamento naturale.
Tutte cose che sapete tutti ma che a me piace ricordarle parlandone e magari riviverle "rispolverando" il mio piattino appena avrò un po' di spazio in più in casa.
Per ora utilizzo un vecchio player SONY CDP-C500 nel quale ci sono fissi 5 CD vari tra Pink Floyd e Project che mi servono per studiare a rotazione i brani da suonare.
 
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view post Posted on 18/12/2007, 02:34
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Guinness World Recordman

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Raga, ma volete mettere il vinile e tutte le cose che gli stanno intorno paragonato al cd??? :wacko:
 
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PinoNeMo
icon4  view post Posted on 18/12/2007, 20:54




:huh: ...esatto! W il vinile! per ora non ho veramente il posto per mettere il piatto ma a breve farò spazio. Anche perché deve stare ben posizionato ed esente da vibrazioni.
Ciao.
 
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Raven76
view post Posted on 19/12/2007, 01:27




Io (o meglio mio padre) ha una bellissima stesa di vinili dei The Beatles, Deep Purple, Rolling Stones e qualche 45 giri degli Who e molti altri... io li ho sempre puliti con una testina particolare che va montata sul giradischi.... sennò ci soffio sopra per togliere il grosso.... sarò rozzo ma sono anni che faccio così e per fortuna non si sono mai rovinati...
 
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view post Posted on 19/12/2007, 02:09
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Ci sono vari metodi, tutti più o meno validi. La cosa importante è amarli ed averne cura. :wub:
 
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21 replies since 13/11/2007, 04:27   7812 views
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